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domenica 21 ottobre 2007

CHRISTOPH BLOCHER: XENOFOBO

» 2007-10-21 21:47
Svizzera, trionfo della destra nazionalista
GINEVRA - Nuovo trionfo in Svizzera della destra nazionalista ed antieuropea: il partito dell'Unione democratica di centro (Udc) del ministro della giustizia Christoph Blocher ha consolidato la posizione di prima formazione politica della ricca Confederazione ottenendo il 28,8% delle preferenze alle elezioni legislative, secondo le ultime proiezioni. E' un record per il partito e nella recente storia della Svizzera. La crescita dell'Udc dopo l'impennata alle legislative del 2003 è stata del 2,1 %, superiore al previsto. In seconda posizione restano i socialisti (Ps), i veri sconfitti con il 19,3 % dei voti, meno 4 % rispetto al 2003. Altro perdente, il Partito liberale radicale che rimane la terza forza politica del Paese con il 15,8% dei voti, nonostante un calo del l'1,5% .

Dal canto suo, il Partito popolare democratico avanza leggermente (+0,5% al 14,7 %). Netto rialzo dei Verdi, che passano dal 7,7 al 9,5%. "Votano per noi coloro che non vogliono aderire all'Unione Europea, che sono a favore di tasse più basse, che chiedono più sicurezza e meno criminali stranieri", ha trionfato il presidente dell'Udc Ueli Maurer alla televisione svizzera. Al centro della campagna dell'Udc è infatti stato il tema della criminalità degli stranieri ed un manifesto che ritrae tre pecore bianche che cacciano dalla bandiera svizzera una pecora nera. Il manifesto ha suscitato numerose critiche ed accuse di razzismo ma a quanto pare non ha intaccato la capacità di mobilitazione dell'Udc nell'elettorato elvetico. Il partito è cresciuto anche nella Svizzera francofona e in cantoni come quello di Ginevra.

Riconoscendo la sconfitta i socialisti hanno criticato la costosa campagna condotta dall'Udc. Il presidente dei socialisti Hans Hjurdg Feher si è consolato affermando che dato il successo dei Verdi, molti voti persi dal Ps non sono andati agli avversari ma ai "nostri partner". Sul futuro l'Udc di Blocher si è voluta rassicurante. "Non intendiamo escludere il Partito socialista dal Governo", ha detto Maurer affermando che il suo partito non vuole rimettere in discussione la tradizione della concordia elvetica. Da quasi mezzo secolo, infatti i quattro grandi partiti Udc, il Partito liberale-radicali (destra) e Partito popolare democratico (Ppd) - si spartiscono i sette seggi del governo in base alla cosidetta 'formula magica', modificata per la prima volta dal 1959 nel 2003 dopo la vittoria dell'Udc alle ultime legislative. Il partito di Blocher ottenne allora un secondo seggio al governo a scapito dei democristiani. Il nuovo parlamento dovrà riunirsi il prossimo 12 dicembre per eleggere i sette ministri del governo. Maurer ha detto che tre ministri ora in carica dovrebbe ritirarsi: il radicale-liberale Pascal Couchepin (ministro degli interni), il ministro dei trasporti, dell'energia e dell'ambiente, il socialista Moritz Leuenberger, ma anche il ministro della difesa, l'Udc Samuel Schmidt. Quest'ultimo appartiene infatti all'ala moderata e sempre più minoritaria del Partito di Blocher.

La ripartizione dei seggi tra i quattro grandi partiti potrebbe restare la stessa, ha detto Maurer. I circa 4,8 milioni di elettori svizzeri erano chiamati ad eleggere i 200 membri del Consiglio Nazionale (camera bassa) e i membri del Consiglio degli Stati (46 membri). Stando alle proiezioni, l'Udc dovrebbe ottenere 62 seggi su 200 al Consiglio Nazionale (+ 7), il Ps 43 seggi (meno 9), il Plr 31 (meno 5) , il Ppd ( 31, più 3). I Verdi 19 seggi (+5). Per il Consiglio degli Stati sono ancora previsti diversi ballottaggi, domenica prossima. La partecipazione, tradizionalmente bassa, dovrebbe attestarsi attorno al 45-50%.

NOTIZIA ANSA.IT

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