"IL BLOG PER LA SOPRAVVIVENZA"

martedì 22 gennaio 2008

AL SUD PREMIATO - AL NORD INDAGATO!

mentre nel sud chi alza la voce È sempre premiato...
Guai a chi protesta al Nord Indagato Pini l’anti-discarica
Se manifesti al Nord contro i rifiuti che arrivano da Napoli vieni denunciato. Se manifesti al Sud, devasti città e impedisci di risolvere emergenze che durano da 14 anni vieni premiato. Nessuna novità, in fondo. Infatti quella che raccontiamo non è propriamente una notizia. E’ solo una conferma: a Pianura i manifestanti campani diventano degli eroi nazionali, a Imola i leghisti che protestano vengono denunciati. Eppure entrambi non vogliono i rifiuti. Con la differenza che a Pianura protestano contro i rifiuti che loro stessi contribuiscono a produrre. A Imola protestano contro l’arrivo di rifiuti che non sono loro. La Procura di Bologna ha così aperto un fascicolo per la manifestazione della Lega Nord di venerdì scorso a Imola durante la quale ci sono stati momenti di tensione tra il parlamentare della Lega Nord, Gianluca Pini (che ha nominato Roberto Maroni come suo avvocato), e le forze dell’ordine impegnate in occasione dell’arrivo da Napoli di alcuni camion di immondizia. Il fascicolo, assegnato al pm Paolo Giovagnoli, prevede il reato di interruzione di pubblico servizio a carico del parlamentare della Lega. Ma i magistrati stanno valutando anche se può essere contestato pure il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Durante la manifestazione Pini si sarebbe reso protagonista di una resistenza passiva fermandosi al centro della carreggiata della via Pediano che immette alla discarica dei Tre Monti. Vista la sua insistenza nell’impedire l’accesso dei camion diretti all’impianto di smaltimento, la polizia ha provato a convincerlo a desistere dalla sua azione ma è stata costretta a ricorrere alle vie di fatto spostandolo fisicamente. In quel frangente uno dei militanti della Lega Nord avrebbe strattonato per i capelli la dirigente del commissariato di Imola. Da qui la decisione della Procura di valutare anche la resistenza. Diversa la ricostruzione di Gianluca Pini: «Io ho visto dei ragazzi in divisa all’ingresso della discarica ed a loro abbiamo, come sempre, portato il massimo rispetto. Poi c’erano setto-otto persone in abiti civili che non si sono mai qualificate con tesserini o badge della polizia e che hanno perso la testa dopo trenta secondi iniziando ad usare la forza contro chi stava protestando pacificamente. Se questi “signori” erano dirigenti della polizia come hanno dichiarato, ma senza mai comprovarlo, allora il questore farebbe bene a pagargli un corso di aggiornamento: non siamo più sotto il regime fascista».
Ad intervenire direttamente a gamba tesa è il procuratore capo di Bologna, Enrico Di Nicola, che, ancora prima del processo, già sentenzia: «Il comportamento degli operanti della Questura è stato perfetto e non poteva essere migliore». Incredibilmente poi, sempre De Nicola ha commentato l’intenzione di Pini di denunciare l’aggressione subita: «I funzionari della Questura che operavano hanno la possibilità di presentare querela per diffamazione, ove nei loro confronti siano state fatte offese da parte dell’interessato». E «non escludo - ha concluso il numero uno di piazza Trento Trieste - che lo possano fare e lo facciano».
«È allucinante che in uno Stato di diritto ci sia un procuratore capo, come quello di Bologna, Enrico Di Nicola, che si permette di fare certe dichiarazioni alla stampa, senza prima avere ascoltato le mie testimonianze e quelle della gente che partecipava al presidio anti rifiuti con me a Imola. Dichiarazioni di questo tenore - ha replicato l’esponente leghista - danno la misura di quanto sia parziale certa magistratura inquirente che si sostituisce a quella giudicante: senza processo, Di Nicola ha già emesso una sentenza di colpevolezza nei confronti miei e della Lega Nord. Sarebbe interessante sapere cosa pensa il Csm di comportamenti così sgradevoli, di fronte a procuratori che credono di avere potere di vita e morte nei confronti dei cittadini e dei loro rappresentanti. Piuttosto ci domandiamo: perché la Procura di Bologna non ha mai messo le mani sul caso della discarica di Imola, che ha altissimi profili di incongruità con lo smaltimento dei rifiuti? Se queste denunce servono e serviranno a sollevare il velo di ipocrisia sul sistema di potere politico del territorio, ben vengano. Sono pronto a prendermene altre. Come Lega Nord, stiamo valutando di predisporre denunce specifiche nei confronti di appartenenti alle forze dell’ordine, a seguito di minacce che ci risultano siano state rivolte agli abitanti dei dintorni della discarica, intenzionati a partecipare alla nostra manifestazione. Io stesso - ha concluso Pini - sono stato palesemente minacciato dalla dirigente dell’unità operativa della polizia a mezzo stampa, che mi ha invitato a stare “molto attento”. In questo caso, dottor Di Nicola, non si configura, a suo avviso, il reato di minaccia a un politico dello Stato?».
Igor Iezzi [Data pubblicazione La Padania: 22/01/2008]

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