"IL BLOG PER LA SOPRAVVIVENZA"

giovedì 11 ottobre 2007

Il Carroccio: abolire il sostituto d’imposta

Il Carroccio: abolire il sostituto d’imposta
Iva Garibaldi
Roma - È composta da un solo articolo la proposta di legge popolare depositata ieri in Cassazione, ma rappresenta una vera e propria rivoluzione perché prevede l’abolizione del sostituto d’imposta cioè il sistema che oggi obbliga il datore di lavoro a trattenere alla fonte le tasse dovute dai lavoratori dipendenti versandole poi direttamente allo Stato.
L’iniziativa, che è l’ultimo punto della “rivolta fiscale” annunciata da Umberto Bossi a Venezia, è stata presentata in occasione di una conferenza stampa da Rosi Mauro, segretario generale del Sindacato Padano, Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e dal capogruppo leghista a Palazzo Madama, Roberto Castelli. Al loro fianco anche Roberto Cota, Federico Bricolo, Sergio Divina e Massimo Polledri.
«Una delegazione del Sin.Pa. - ha detto Calderoli - insieme con una rappresentanza della Camera e del Senato ha depositato la proposta di legge in Cassazione. Abbiamo messo in atto un’iniziativa popolare perché crediamo che la risposta si debba dare da destra e da sinistra a una categoria che è il punto centrale della contribuzione. Con l’abolizione di questo meccanismo ciascun cittadino avrà chiara conoscenza di quanto effettivamente l’imposizione fiscale incida sul proprio guadagno e reddito».
Calderoli, annunciando che oggi partirà anche la raccolta delle firme per appoggiare la legge - ne servono almeno 50mila -, ha ammesso però che «nostro obiettivo è arrivare a 500 mila firme». E, come obiettivo finale, l’approvazione da parte del Parlamento del dispositivo. Approvazione che Calderoli si è augurato «sarà raggiunta nel prossimo Governo di centrodestra» che comunque arriverà presto perché «questa legislatura - ha spiegato - si avvicina ormai alla conclusione».
È stato invece Castelli a spiegare che l’intenzione della Lega «non è certo dare uno strumento in mano ai lavoratori per evadere le tasse ma fare un’operazione di giustizia perché oggi i lavoratori dipendenti si trovano a pagare più tasse del dovuto». Il meccanismo del sostituto d’imposta, inoltre, mette in moto una serie di condizioni sfavorevoli per i lavoratori: «per esempio, alcune detrazioni come quelle sanitarie - ha detto il capogruppo dei senatori leghisti – vengono restituite come credito d’imposta dallo Stato che le restituisce materialmente a babbo morto». Una situazione che la Lega Nord vuole assolutamente cambiare e non da oggi visto che l’abolizione del sostituto d’imposta rappresenta un vecchio cavallo di battaglia. Una prima proposta in tal senso, ha ricordato Calderoli «l’abbiamo presentata nel 1995 come referendum abrogativo che però fu dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale». E poi, in seguito, il Carroccio l’ha riproposto più volte sotto forma di legge che però non è stata mai approvata «perché – ha ricordato Castelli – alla maggioranza del momento conviene avere maggiori introiti. Ma credo che la giustizia venga prima di tutto. E ribadiamo che facciamo sul serio. Questa importante iniziativa fa parte dei tredici punti della rivolta fiscale anche se io preferisco chiamarla giustizia fiscale». Infatti, ha continuato Castelli, con l’attuale sistema «ogni anno vengono sottratte al Nord cifre gigantesche». Il meccanismo pensato dalla Lega, invece, consentirebbe al lavoratore di ricevere lo stipendio lordo ogni mese e le tasse verrebbero pagate dallo stesso in un secondo momento. «Con il sì alla nostra proposta – ha concluso – i lavoratori pagherebbero il giusto e verrebbe dato un segnale forte a questo Governo che si ritrova con 10 miliardi in più come maggiori entrate ma, invece di restituirli ai cittadini decide di distribuirli alle clientele».
nelle fabbriche

Oggi prende il via la raccolta delle firme
Roberto Calderoli, Roberto Cota, Federico Bricolo, Andrea Gibelli, Paolo Grimoldi, Alberto Fugatti, Angelo Alessandri, Davide Caparini, Rosi Mauro, Emiliano Tremolada, Patrizia Brandolese, Giorgio Rigoni e Aldo Trentani. Questi i presentatori del documento contro il sostituto d’imposta che - dopo essere stato depositato alla Corte Costituzionale - nei prossimi giorni verrà presentato ai lavoratori per la raccolta delle firme necessarie alla sua discussione.
[Data pubblicazione: La Padania 11/10/2007]

Nessun commento:

Immagini - Il Padano -